lunedì 29 febbraio 2016

Morale pubblica, senso comune e bioetica: confini e distinzioni.

Non parlerò dell'affaire Vendola se non marginalmente. Troppo squallore per il mio stomaco. La questione è, però, rilevantissima al livello dei limiti della bioetica sui quali dobbiamo, tutti, interrogarci.



Io sono una persona di mentalità aperta e moderna, e non cedo una virgola su questo fronte semplicemente per oppormi al postmodernismo perché qualsiasi modernità, anche capitalistica, pur con le sue mille contraddizioni, è sempre stata mille volte meglio di qualsiasi pre-modernità.

Però vorrei che si comprendesse il senso del limite e dei confini tra i concetti.

Esemplifico, perché come filosofo non sono un granché.

Paradigma della modernità.


Paradigma della postmodernità.



Spiegazione delle motivazioni.

Secondo Giorgio Cremaschi.
Secondo vari gruppi di femministe francesi.
Secondo me stesso, prima del caso di cronaca.


L'adozione del figliastro, era una cosa giusta.
Offre garanzie a bambini e bambine che già sono a questo mondo, ma come si fa nella maggior parte dei paesi a questo mondo, per evitare episodi di sfruttamento, la strada maestra è riconoscere pari diritti e garanzie a persone già esistenti mettendo contestualmente al bando, stabilendo anche norme sulla perseguibilità, la pratica dell'utero in affitto, denominato in questo modo proprio in quanto pratica di natura commerciale. ( se vogliamo circoscrivere a consanguinei, o rimettere al giudizio di un giudice nel caso di strettissime amiche in tutti i casi limitando il fenomeno ad una pratica di esclusivo altruismo senza che interrocorrano relazioni commerciali, non ho problemi a discuterne ).

Ma se non ci si è arrivati in primis ciò dipende dalla cattiva fede confessionalista del PD, che avendo torto marcio nel merito ha organizzato un trappolone mediatico al m5s.
Ed in parte non ci è si è arrivati anche perché la pratica dell'utero in affitto, SCOLLEGATA dalla questione dell'azione dei figliastri, vede l'opinione pubblica a larghissima maggioranza contraria per questioni che col moralismo confessionalista e il conformismo borghese, spessissimo, NON C'ENTRANO UN BELL'ACCIDENTE DI NIENTE!
Mi sento costernato constatando che in Italia chi dovrebbe difendere la prospettiva culturale della laicità e di una mentalità morale moderna, è schiavo dei cazzi privati e personali del proprio leader, nei cui confronti il culto della personalità va fin oltre quel che abbiamo conosciuto ai tempi del "migliore". ( pietà ).

Così invece di una discussione serena e affrontata con spirito laico, abbiamo un 3,2% di.....boh, neanche so come definirli....che dicono che una cosa è giusta perché devono giustificare la linea del partito, che discende dai cazzi privati e personali del capo del partito.
Dall'altro lato abbiamo egualmente squallidi confessionalisti retrivi e/o fascisti che cercano di farsi passar per altro facendone questione di "anticapitalismo affrontato in modo improprio", che si trovano pur coi propri risibili argomenti sul diritto naturale ( 1 ) ad essere legittimati dallo schifo che fanno i primi.
E in ogni caso non si riesce ad avere una discussione seria, nella quale si cerchi di costruire modernità senza scadere nel postmodernismo.

A questo punto possiamo ben dire che l'adozione dei figliastri è diventata un caso sul quale tutti hanno cercato di speculare.
Bigotti e destra per assimilare la questione, impropriamente, al mercimonio di bambini col fine a dir poco bieco di scaricare sui figli le presunte colpe dei relativi padri e madri.
Tale bieca partita è stata giocata nonostante la legge che il Italia impedisce la maternità surrogata già ci sia ( 40/2003 ) e al massimo ciò che manca è una norma sulla perseguibilità dei ricchi che lo fanno all'estero ( nel 90% coppie eterosessuali ).
E da sinistra....perché si cercava di fare della legge Cirinnà-pre-emendamenti, una sanatoria ex post circa i cazzi privati e personali del capo politico, che per il nostro ordinamento penale sta facendo una cosa proibita, pur in forma non perseguibile, praticandola all'estero.

Che schifo.



( 1 ) Contrariamente a quel che dicono fasci e bigotti, il riferimento costituzionale alla famiglia come "società naturale", non c'entra assolutamente niente con il richiamo giusnaturalistico all'idea maschio+femmina=bambini.Fu una concetto inserito in costituzione dalle sinistra e con l'opposizione della DC proprio per impedire allo Stato di impicciarsi troppo, come faceva ai tempi del fascismo e del relativo concordato, di questioni di famiglia.


P.S.
Se ho più volte stigmatizzato proprio sulle pagine del mio blog i ragionamenti che legittimano concezione astoriche e conservatrici della famiglia, pretendendo di farlo per malinteso anticapitalismo, non cogliendo che a questo mondo esistono anche linee di frattura e contraddizioni sociali non direttamente dipendenti dai rapporti di produzione e quindi dal rapporto tra individui e capitale, sento nello stesso identico modo di dover stigmatizzare l'atteggiamento di quella sedicente sinistra postmodernista che, di fronte ad un brutale
"tieni povera, pijati 'sti spicci e sgrava. con rispetto, un ricco", ne fa questione di libertà individuale (2) o di amore (3).
Nel caso (2), infatti, avremmo trovato dove sia in Italia la destra liberale, cioè da un lato non bigotta ma dall'altro portatrice della beatificazione del mercato e della liceità dell'estensione del paradigma mercantile sopra ogni aspetto dell'esistenza.
Nel caso (3) avremmo, invece, semplicemente la dimostrazione che questa sedicente sinistra è ormai ridotta ad essere un mucchio di coglioni.

A tal punto son disabituati a ragionare in termini di classe che, di fronte ad una questione letteralmente di violenza di classe, ti rispondono mettendo avanti la libertà; senza specificare di chi sia questa libertà e di fare cosa.
Qua son saltati i punti di riferimento di cosa sia la sinistra, e son saltati totalmente, con assoluta evidenza.

Infine vorrei dire che torno su questi argomenti non solo perché si tratta del caso di cronaca del momento ma perché i governi passano, i Renzi possono fare danni enormi ma non dureranno a lungo, anche le Unioni Europee e le unioni monetarie europee possono implodere catastroficamente dopo aver fatto stragi in termini di classe, ma senza per questo durare attraverso lunghe epoche storiche.
Sic transit gloria mundi, per tutti questi soggetti vale questo principio.

Ma col progresso tecnologico e scientifico faremo i conti molto più a lungo che coi Renzi ed è importante capire come gestirlo senza cadere da un lato in posizioni oscurantiste, antirazionali, antiscientifiche e passatiste senza neanche rimbalzare, all'estremo opposto, in un culto del progresso tecnico fine a sé stesso e avulso da considerazioni sociali, commettendo un peccato di positivismo con oltre un secolo di ritardo.
Un'idea di umanesimo laico ed emancipatorio, che sappia essere inclusivo per ciascuna persona, indipendentemente dall'individuale e/o collettiva idea che ognuno abbia del senso trascendente della vita,  nel quale possano riconoscersi tanto gli agnostici e gli atei quanto i credenti di ogni confessione, edificabile sul trasversale principio della non mercificabilità dell'esistenza, è assolutamente necessario!

Con l'eugenetica potremmo infatti, già oggi, eradicare malattie ereditarie di origine genetica quali l'anemia mediterranea, l'anemia falciforme, la fibrosi cistica. Un traguardo meraviglioso.
Ma con tecniche dello stesso identico tipo, se beatificassimo astrattamente le potenzialità offerte dal progresso tecnico senza porci domande di senso circa ciò che andiamo a fare, potremmo facilmente scivolare nell'eugenismo, cioè nella convinzione che con l'eugenetica potremmo risolvere le contraddizioni sociali, trasformandoci così in un immenso esercito di piccoli dr. Mengele.
Sappiamo già quale sia il più tremendo orizzonte di un simile approccio: tendere a trasformare le differenze di classe in differenze biologiche, creando una casta di ricchi anche organicamente più sani, belli forti e resistenti, ed una massa di bruti dediti ai lavori di merda.
Ne parla qua con straordinaria lucidità Aldo Giannuli, dal minuto 13:40 in avanti, spiegando perché oggi la priorità assoluta sia l'antiliberismo. L'ideologia della diseguaglianza che vi sta dietro proprio dove dice Giannuli va a parare in ultima istanza.
Sempre Giannuli mette molto ben in mostra come i confessionalisti più reazionari e insieme più schierati a difesa di un'idea di società organizzata in base ad un feroce classismo ( esempio quelli di CL ), non si facciamo problemi né morali né teologici rispetto all'ipotesi di trasformare le differenze di classe in differenze biologiche ( minuto 19:30 e seguenti in particolar modo ).

Qua stiamo passando da mercificare la capacità di lavoro dei soggetti ( e vorrei che i sinistri postmodernisti mi spiegassero come si faccia ad essere di sinistra accettando questa come premessa sulla quale fondare un'idea di società fatta di persone libere, quando in ultima analisi un socialista dovrebbe essere innanzitutto chi rifiuti l'orizzonte del lavoro salariato volendo arrivare a costruire, al contrario, una società fondata sul lavoro libero e associato ), al mercificarne ancor più a fondo l'essenza stessa e le funzioni organico-biologiche.
Come si possa non avere paura e non provare orrore di fronte a questo tragico salto di qualità non è soltanto incomprensibile, è proprio inaccettabile.
Dovremmo tutti quanti rileggerci e riflettere su Il mondo nuovo di Huxley, 1984 di Orwell e il loro progenitore, Noi di Zamjatin.
In tutte le distopie letterarie - e molto politiche insieme - sul nostro futuro, nuovi modelli di schiavitù e totalitarismo si impongono normando e controllando la riproduzione, all'interno della più ampia cornice del normare i rapporti affettivi e sociali.
Se non puoi sapere più da dove vieni, diventa tremendamente più difficile definire dove tu voglia andare.
E' la questione della reificazione dell'esistente e della sua natura commerciale, il problema qui e ora. Qua non si nasce più da una scelta ( anche in questo caso, che c'entri qualcosa "l'amore" è del tutto soggettivo. )
L'amore viene utilizzato sia dai tradizionalisti cattolici per stigmatizzare, sia dai postmodernisti come suprema giustificazione di ogni cosa.
Ma sono queste argomentazioni razionalmente plausibili e accettabili?
L'amore come dogma o l'amore come laica giustificazione universale e fuga dal dovere di assumersi delle responsabilità nei confronti dei più deboli?
Ma che ho fatto, come laico ( non postmodernista ) per meritarmi un simile squallido e sciocco livello di discussione?
Io dico che dovremmo invece indagare i rapporti sociali entro i quali qualcosa può o non può avvenire, perchè è nel rapporto tra i soggetti che si evidenzia l'esistenza di una leva che si chiama bisogno e una attitudine nel voler sfruttare questa leva per individuale tornaconto. Se guardo i fatti da un simile punto di vista quello che vedo è che la surrogazione si configura come  un contratto di natura commerciale, entro il quale da una parte abbiamo chi avendo da spendere pensa di poter comprare qualsiasi cosa, e da parte opposta persone che non avendo altre possibilità nella vita mettono a disposizione, neanche attraverso la già sfruttata dimensione del lavoro salariato, direttamente le funzionalità biologiche dei propri corpi.
Entro questa dimensione parlare di "libertà" diventa, appunto, una tragica distopia.
A quelli che argomentando sostenendo che "l'utero in affitto è sempre esistito, c'era anche nella Bibbia" per dar contro con argomenti STUPIDI ai bigotti che han torto, certo, ma per altri moviti, vorrei ricordare che in effetti questa pratica aveva luogo normalmente, si, ma servendosi di SCHIAVE.
Vedasi Agar, la schiava della moglie di Abramo.
Non tanto e non solo parliamo dello sfruttamento all'ennesima potenza, piuttosto della concezione come normale del fatto che si stia a questo mondo perchè è pacificamente accettato che ci si possa comprare finanche la funzionalità biologiche del corpo di qualcuno, e l'esistenza di qualcun'altro.
Qua si aprono le cataratte dell'inferno, e c'è chi difende questi scempi per questioni di bandiera di partito....per culto del capo....
Dove siamo arrivati?
Chiudo con un copia incolla del sintetico e definitivo parere espresso da Stefano G. Azzarà, che condivido e sottoscrivo fin nelle virgole e negli spazi:

<Oppure Vendola: è nata la Sinistra Tobia Antonia a pagamento.
E solo una sinistra che non svende trasformisticamente la propria visione del mondo e il proprio progetto di emancipazione universale - quella sinistra che combatte la reificazione capitalistica del nucleo essenziale dell'umanità e della libertà, ma che combatte al tempo stesso la reificazione che avviene tramite il comando personale e diretto sugli uomini, le donne e le cose - ha i titoli giusti per rifiutarla, con tutta la riprovazione possibile.
Gli argomenti che verranno utilizzati sono qui l'unica cosa che conta. Nulla c'entrano eteronomie o fantasie come dio, la natura, i diritti del nascituro (che ereditando un patrimonio milionario se la passerà assai meglio di noi), bla bla: c'entra il fatto che l'acquisto della funzione riproduttiva non è molto lontano dall'acquisto o dalla predazione della totalità dell'individuo e della sua libertà nella schiavitù.
È oltretutto il modo peggiore e più sicuro per gettare a mare un percorso di riconoscimento.
I danni che farà questa scelta irresponsabile, che antepone con arroganza il narcisismo bambinesco di chi ha una funzione rappresentativa e simbolica alle istanze di chi dovrebbe essere rappresentato e tutelato, sarà enorme.
Ve li meritate gli Adinolfi e i rozzo-bruni.>


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