lunedì 7 marzo 2016

Le basi, santo cielo....


Mi è recentemente capitato di partecipare a una assemblea che avrebbe dovuto servire per verificare la possibilità di costituire un comitato di zona, facente riferimento al Coordinamento Democrazia Costituzionale, per organizzare la propaganda per il NO al referendum sulla riforma costituzionale, che si terrà tra ottobre e novembre.

Giro di presentazioni.
Ho avuto l'imperdonabile ardire di affermare che secondo me questa riforma costituzionale, intensamente voluta da PD ( nonononononono, il referendum non va inteso come anti PD, mi hanno immediatamente bacchettato! ), non può essere considerata come una svolta verso una brutta forma di presidenzialismo senza contrappesi, ma come una secca svolta verso il bonapartismo, ragion per cui la "riforma" e chi la porta avanti va combattuta strenuamente anche per motivo di insindacabile antifascismo ( gelo.....se la riforma è parafascista, lo è anche chi la sostiene, ma come già detto non bisogna assumere tagli apertamente antipiddini ).

A quel punto ho insistito, sottolineando che un simile bonapartismo è indispensabile alle classi e agli interessi dominanti in questa fase storica e economica, in modo di avere un governo che prescindendo da qualsiasi consenso popolare, possa prendere decisioni rapide per assecondare i desiderata dei mercati ( citando di chiarazione di J.P. Morgan di quasi 3 anni fa, che suggeriva di liberarsi delle costituzioni antifasciste e parasocialiste ), e che questi mercati hanno un preciso rappresentante istituzionale che si chiama Unione Europea.
Quindi ho concluso affermando che il referendum per il NO è una linea del Piave, per non permettere a Renzi e al PD di introdurre il bonapartismo e insieme anche per rivendicare la sovranità democratica del nostro Paese rispetto all'Unione Europea, dato che questa riforma non è altro che un adeguamento nei principi della nostra Carta Costituzionale ai principi fondativi della UE.

A quel punto mi sento rispondere da della gente dell'Anpi: <sentiamo che c'è molto "sovranismo" in questa sala.....>
E via con le allusioni sul fatto che ciò equivarrebbe a fascismo automaticamente....

Faccio a quel punto notare alla rappresentante territoriale dell'Anpi: <guarda cara che la rivendicazione della sovranità non è affatto in sé una cosa di destra, se un movimento è fascista lo capisci se ha un taglio sciovinista in politica estera e se ha una concezione organicista e corporativista della società, in altre parole per i fascisti non esiste la lotta di classe.>

Risposta: "ma che c'entra". [ le virgolette perché, purtroppo, la risposta è testuale....]
Esatto, che c'entrano col fascismo l'organicismo e il corporativismo?

Questo è il livello di chi, per parare il culo al PD, si tira in realtà indietro da una battaglia di antifascismo e contemporaneamente pretende di farti le analisi del sangue.

Ci sono  funzionari Anpi che non sanno tecnicamente cosa sia il fascismo.
In che mani siamo!

2 commenti:

  1. E guarda qua.

    Mi consola sapere che, per quanto viva in campagna, non mi perdo niente: a Milano o a Castro dei Volsci è sempre il piddinismo che detta la linea. E allora me ne sto in campagna, che almeno l'aria è buona!

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  2. Avevo notato...
    Lassame perde, 5 anni fa non mi iscrissi ad un bando per un trasferimento a Ancona.
    Almeno avrei potuto consolarmi andando al mare.
    E invece, povero coglione, so' rimasto qua a godermi la nebbia.
    Pensa te che stronzo...

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