venerdì 12 febbraio 2016

Apocalypse N€uro [ popul-cinematographic post ]

Weisenau, alla confluenza del Reno e del Meno, dove il grande fiume si fa terribilmente ampio.

E' l'alba di una limpida giornata, il sole sta sorgendo.
Flap flap flap flap flap.
Suono di eliche di elicotteri, eccoli stagliarsi contro il sole.
L'arancione diffuso dell'alba confonde lungo la linea dell'orizzonte l'arancione di lunghe lingue di fuoco che consumano quel che resta del modello sociale europeo.
Lunghe file di mamme dei paesi euroterroni vengono spinte in avanti, dietro i bambini, piangenti.
Sugli uomini hanno buttato carte da gioco: 2 di coppe, tutti.
Questo valevano. Un 2 di coppe quando la briscola è denari.
Flap flap flap flap flap flap....
Un uomo arriva in riva al fiume.
Il suo viso, solcato da profonde rughe.
Occhi penetranti, limpidi, dello stesso colore del ghiaccio.
Inintelleggibili di solito, nascosti dietro l'ombra della montatura degli occhiali.
Un volto che sembra incapace di poter sorridere, un angolo della bocca si increspa leggermente verso l'alto in un ghigno di soddisfazione, tetro.
Inspira profondamente col naso, espira con calma, visibilmente compiaciuto.
I polmoni pieni dell'aria fresca del mattino e della puzza di modello sociale europeo bruciato.
Lontano grida, quasi smorzate, si confondo col fruscio delle onde del grande fiume.
Gli elicotteri della Luftwaffe volano bassi e lenti sulle note di Die Walküre; cercano con lo spostamento d'aria di formare onde cavalcabili perché si, l'uomo è un campione di surf.
Non tragga in inganno la sua carrozzina, uomini della Wehrmacht stanno sostituendo le rotelle con due sci d'acqua.

Il sole sale, ormai è caldo, ora è a torso nudo con un cappellaccio da sudista in testa.


Le borse dei paesi euroterroni da qualche settimane stanno giocando al rimbalzo del gatto morto, la banche stanno saltando in aria, una ad una.
Ma il nostro euroe sa come salvare la più sporca di tutte, Deutsche Bank: lui può quell'aiuto di stato che altri non possono, e più non dimandare.Guarda uno dei suoi uomini, indaffarato ai suoi piedi con chiavi inglesi, dadi e bulloni.
Una voce calma, serena, profonda e bassa, quasi come quella di un buon papà che ti vuole rassicurare, una voce che non ti aspetteresti da quel viso.
Dice....

Io le AMO, queste fresche mattine mitteleuropee, e AMO questo profumo.
E' profumo di stato sociale bruciato, lo senti?
Non c'è niente al mondo che abbia questo odore.
[ pausa, arriccia le labbra, le fa schioccare quasi compiancendosi di un buon sapore ]
Mi piace l'odore dell'aiuto di stato che puoi solo tu e gli altri no, al mattino.
Una volta abbiamo deflazionato e proibito l'aiuto di stato, a un intero continente, per dodici anni.
E finita l'azione siamo andati a vedere.
Non c'era più neanche l'ombra di quegli sporchi bastardi, lazzaroni, terroni sfaticati.
Ma quell'odore... sai quell'odore di aiuto di stato che puoi solo tu?
Tutto intorno. Profumava come... come di vittoria.
Un bel giorno questa Europa finirà.


Flap flap flap flap flap flap flap

And remember, €uroterrone, you've been reformed.

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