A questo giro ce l'hanno, per usare una espressione dei nostri tempi, buttata ar culo pure sulle convivenze more uxorio, e son riusciti a metterci pure l'ennesima spolveratina di lotta di classe dall'alto.
Sembra incredibile, eppure.
Autentici artisti della truffa, mistici della sòla.
In questo caso un colpaccio veramente luciferino sta riuscendo a metterlo a segno Monica Cirinnà.
Come sa bene chi mi conosce e mi segue sono una persona di mentalità molto aperta, un indefettibile progressista, e ho a più riprese difeso, e difendo ancora, tutta la parte del ddl Cirinnà-bis in via di approvazione per quello che riguarda l'estensione di diritti e dovere assimilati a quelli di una normale famiglia, anche alle coppie omosessuali.
Purtroppo, però, nel ddl in questione c'è anche molto altro di cui non ha parlato nessuno.
La polemica è stata virulenta, in linea di principio è puntuale e precisa questa infografica:
Dico subito che, secondo me, far polemica proprio su quell'articolo è una autentica infamità.
Il perché lo spiega molto efficacemente quest'altra infografica:
Certo è una semplificazione ma nella sostanza è corretta.
Volendo difendere un intento discriminatorio nei confronti delle coppie omosessuali si cerca di far simbolicamente saltare la legge sull'adozione dei figliastri, scaricando su questi ultimi le presunte "colpe" dei genitori per il fatto di essere ciò che sono.
Qua si tratta di regolarizzare, piuttosto, situazioni già esistenti, con figli che vivono in una famiglia ( si, lo è ) nella quale però gli adulti che li seguono hanno prerogative ridotte il che va a detrimento della cura dei figli, e ancor peggio i figli hanno diritti inferiori a quelli nati da una coppia etero perché, ad esempio, sono fuori dagli assi ereditari.
Si puniscono padri e madri gay infierendo sui figli, cercando di fare in modo che restino figli di nessuno.
La scusa che viene addotta è che l'adozione dei figliastri spalancherebbe la porta alla pratica della gravidanza surrogata, o gravidanza per altri, o anche detta pratica dell'utero in affitto.
Ciò presupponendo che le coppie omosessuali che hanno figli siano sistematicamente composte da due persone dello stesso sesso e dei figli che uno dei due si è comprato e ha adottato all'estero, portandoli poi in Italia.
Evidentemente ci sono tutta una serie di falle logiche in questo ragionamento:
a) se così fosse impedire l'adozione dei figliastri non arginerebbe un bel niente, i figli son già qua solo avrebbero un solo genitore.
b) è una semplificazione brutale, il 90% dei bambini frutto di GPA hanno genitori infertili e eterosessuali.
c) Due lesbiche non sono affatto sterili, e due gay non sono affatto impotenti, e il fatto che si leghino affettivamente con lo stesso sesso non comporta automaticamente che abbiano ripulsa per rapporti con l'altro sesso finalizzati alla sola procreazione. Il che comporta che normalmente capita....che delle persone omosessuali abbiano figli. E inoltre c'è sempre anche la fecondazione in vitro. Quindi questi figli non frutto di GPA ci sono comunque; che vogliamo farne?
d) la GPA è VIETATA in Italia, come effetto di quanto contenuto nella legge 40/2003 che il ddl non andrebbe a toccare ( per altro, personalmente, son d'accordo col vietarla ).
Quindi il caso è stato montato sul nulla, come spiega già la prima infografica, e aver tirato in mezzo i bambini è una infamità pretestuosa bella e buona.
Purtroppo però tutto ciò di cui si è discusso, malissimo, con semplificazioni e talebanesimi retorici da entrambe le parti, riguarda soltanto il Capo I del ddl Cirinnà-bis.
I problemi vengono al capo secondo.
Quello di cui nessuno ha parlato mai.
Riporto il ddl per esteso.
Ecco il capolavoro, il Capo II della legge, la sòla delle sòle.
Due parole al di la dei talebanesimi preconcetti da entrambe le
parte, dato che di sciocchezze se ne son sprecate sia per il si sia per
il no, sugli articoli dall'11 compreso in avanti direi che valga la pena di spenderle.Volendo difendere un intento discriminatorio nei confronti delle coppie omosessuali si cerca di far simbolicamente saltare la legge sull'adozione dei figliastri, scaricando su questi ultimi le presunte "colpe" dei genitori per il fatto di essere ciò che sono.
Qua si tratta di regolarizzare, piuttosto, situazioni già esistenti, con figli che vivono in una famiglia ( si, lo è ) nella quale però gli adulti che li seguono hanno prerogative ridotte il che va a detrimento della cura dei figli, e ancor peggio i figli hanno diritti inferiori a quelli nati da una coppia etero perché, ad esempio, sono fuori dagli assi ereditari.
Si puniscono padri e madri gay infierendo sui figli, cercando di fare in modo che restino figli di nessuno.
La scusa che viene addotta è che l'adozione dei figliastri spalancherebbe la porta alla pratica della gravidanza surrogata, o gravidanza per altri, o anche detta pratica dell'utero in affitto.
Ciò presupponendo che le coppie omosessuali che hanno figli siano sistematicamente composte da due persone dello stesso sesso e dei figli che uno dei due si è comprato e ha adottato all'estero, portandoli poi in Italia.
Evidentemente ci sono tutta una serie di falle logiche in questo ragionamento:
a) se così fosse impedire l'adozione dei figliastri non arginerebbe un bel niente, i figli son già qua solo avrebbero un solo genitore.
b) è una semplificazione brutale, il 90% dei bambini frutto di GPA hanno genitori infertili e eterosessuali.
c) Due lesbiche non sono affatto sterili, e due gay non sono affatto impotenti, e il fatto che si leghino affettivamente con lo stesso sesso non comporta automaticamente che abbiano ripulsa per rapporti con l'altro sesso finalizzati alla sola procreazione. Il che comporta che normalmente capita....che delle persone omosessuali abbiano figli. E inoltre c'è sempre anche la fecondazione in vitro. Quindi questi figli non frutto di GPA ci sono comunque; che vogliamo farne?
d) la GPA è VIETATA in Italia, come effetto di quanto contenuto nella legge 40/2003 che il ddl non andrebbe a toccare ( per altro, personalmente, son d'accordo col vietarla ).
Quindi il caso è stato montato sul nulla, come spiega già la prima infografica, e aver tirato in mezzo i bambini è una infamità pretestuosa bella e buona.
Purtroppo però tutto ciò di cui si è discusso, malissimo, con semplificazioni e talebanesimi retorici da entrambe le parti, riguarda soltanto il Capo I del ddl Cirinnà-bis.
I problemi vengono al capo secondo.
Quello di cui nessuno ha parlato mai.
Riporto il ddl per esteso.
Ecco il capolavoro, il Capo II della legge, la sòla delle sòle.
Riepiloghiamo: hanno montato una enorme polemica, futile fasulla e pretestuosa, sull'articolo 5 del capo I della legge ( l'adozione dei figliastri, che pur essendo già nati continueranno a non avere i diritti di qualsiasi altro bambino e bambina se non approveranno questo articolo ), tirando in ballo in maniera completamente fuori luogo la surrogazione di maternità ( sulla quale c'è di che discutere eccome, ma che in questo caso non c'entra NIENTE, e per altro resta esplicitamente vietata in Italia dalla legge 40/2003, quindi discussione totalmente INUTILE ).
Purtroppo però l'ingiustizia c'era.
E guarda il caso sono quelle di cui nessuno ha parlato.
La scelta della libera convivenza more uxorio, di fatto, non esiste più.
E lo stato passa all'incasso sugli ISEE che "schizzeranno" come lo spread nel 2011, senza che gli interessati debbano muovere un dito. O meglio, senza che possano muovere un dito per sottrarsi e difendersi.
Tutto questo con diritto, opzionale, di fare da un notaio un patto prematrimoniale ( art. 19 ) ma comunque senza diritti di successione.
Quindi in pratica una misura potenzialmente in favore dei soli ricchi con figli che vogliano espungere dall'asse ereditario un convivente magari post divorzio, onde non dover dividere il patrimonio o comunque doverlo fare nella minor misura possibile.
Se sei povero e magari avresti convissuto serenamente ( e/o magari poteva tornarti comodo per vari motivi ), dipende dal rapporto coi tuoi parenti quel che ti conviene fare.
Siccome la/il convivente non si riceverebbe niente se l'altro convivente venisse a mancare, ma ci si ritrova quasi tutti gli oneri di un matrimonio e solo parte dei diritti anche senza averlo voluto, se non desideri che il poco che ti lasci alle spalle vada a parenti "non graditi" non lasciando nulla alla persona con la quale convivi, ti tocca sposarti anche se non vorresti, per arginare i danni e i rischi...
Inoltre non può non sfuggire la ratio sottilmente classista del provvedimento.
Molti giovani hanno difficoltà lavorative, spesso sono costretti a lavorare come dipendenti ma con la partita IVA, devono anticipare capitali e hanno difficoltà a rientrare delle spese esponendosi al rischio di ritrovarsi con gli ufficiali giudiziari alla porta di casa.
Avere un convivente cui intestare tutto e risultare in possesso di nulla, purtroppo, in questi tempi miserabili è uno strumento di sopravvivenza in numerosi casi.
Adesso però, ex lege, il convivente o la convivente per coppia omo o etero che sia, se non è un coniuge poco ci manca e in ogni caso è di fatto equiparato a persona civilmente unita, e bisognerà perdere tempo e soldi da un notaio a definire minuziosamente gli assetti patrimoniali onde potersi tutelare da rischi dai quali prima si era tutelati semplicemente non sposandosi, pena il non avere diritti che comunque i conviventi more uxorio non richiedevano ( per i congedi in caso di malattia ad esempio la legge è giusta ma inutile, esistevano già varie sentenze in tal senso ).
E poi c'è il caso della scelta di vita; voler ritenere un rapporto come cosa intima e strettamente personale non volendola formalizzare né davanti al sindaco né davanti al sacerdote.
C'è forse qualcosa di male?
E forse che i sentimenti così valgano di meno?
Gli eventuali figli son già tutelati perché i figli naturali sono stati giustamente equiparati ai legittimi.
Ma hanno dovuto e voluto cancellare tutto.
Anche questo articolo spiega bene le contraddizioni che vengono a crearsi, sulla base di argomenti niente affatto discriminatori o gretti, sostenendo le ragioni del Capo I pur criticando quelle del Capo II.
Che lo abbiano fatto per dare un contentino all'ala più gretta, conservatrice e retriva della Chiesa ( in fondo per la dottrina bruceranno all'inferno ugualmente tanto gli omosessuali quanto i convivente more uxorio, sempre peccato mortale senza pentimento è... ) di dare da una parte e bastonare dall'altra per andare a compensazione, o che l'abbiano fatto perché si son fatti due conti e fiscalmente lo stato viene a guadagnarci, o tutte e due le cose insieme....non lo so.
Ad ogni modo se passa il SI sul ddl Cirinnà sono contento e se passa il NO triste, perché vedere gioire gente che specula sulla sorte dei bambini solo per difendere la propria volontà discriminatoria verso gli omosessuali, per me è inaccettabile.
Ma in tutta franchezza, Bagnasco e Opus Dei a parte, se questa schifezza venisse bocciata in parlamento e ci si riprovasse tra due anni con un testo di legge decente, forse in fondo sarebbe meglio per tutti.
Le libertà civili non sono a costo zero semplicemente perché non vengono strappate al capitale; parliamo di prerogative esistenziali fondamentali che riguardano milioni di persone e quindi sono al contempo anche una grande questione sociale e culturale. Inoltre il costo lo si paga in tempo di vita, necessario per vincere battaglie prima di tutto culturali, spesso anche molto difficili.
Ma ciò che può essere a costo zero, nel senso che riconoscere dei diritti alle coppie omosessuali che vogliono sposarsi offre qualcosa a loro senza togliere nulla a nessuno, non può essere trasformato in un modo per prendere a legnate i conviventi more uxorio e cancellarne l'esistenza da questo paese, ex lege, creando anche una serie di conseguenze fiscali che è difficile immaginare siano state inventate in buona fede.
Non è accettabile.
Il motivo di contrapposizione non c'era.
Perché hanno dovuto inventarsi un Capo I che da qualcosa a qualcuno, e un Capo II che toglie a qualcun'altro?
Non si smentiscono proprio mai.
Ti distrai 5 secondi e ti nascondono la lotta di classe dall'alto nei posti più impensabili.
Se la vera tragedia del momento è il sistema bancario che sta saltando in aria, la farsa definitiva l'hanno costruita in parallelo sul ddl Cirinnà.
Livello di squallore mai visto.
E guarda il caso sono quelle di cui nessuno ha parlato.
La scelta della libera convivenza more uxorio, di fatto, non esiste più.
E lo stato passa all'incasso sugli ISEE che "schizzeranno" come lo spread nel 2011, senza che gli interessati debbano muovere un dito. O meglio, senza che possano muovere un dito per sottrarsi e difendersi.
Tutto questo con diritto, opzionale, di fare da un notaio un patto prematrimoniale ( art. 19 ) ma comunque senza diritti di successione.
Quindi in pratica una misura potenzialmente in favore dei soli ricchi con figli che vogliano espungere dall'asse ereditario un convivente magari post divorzio, onde non dover dividere il patrimonio o comunque doverlo fare nella minor misura possibile.
Se sei povero e magari avresti convissuto serenamente ( e/o magari poteva tornarti comodo per vari motivi ), dipende dal rapporto coi tuoi parenti quel che ti conviene fare.
Siccome la/il convivente non si riceverebbe niente se l'altro convivente venisse a mancare, ma ci si ritrova quasi tutti gli oneri di un matrimonio e solo parte dei diritti anche senza averlo voluto, se non desideri che il poco che ti lasci alle spalle vada a parenti "non graditi" non lasciando nulla alla persona con la quale convivi, ti tocca sposarti anche se non vorresti, per arginare i danni e i rischi...
Inoltre non può non sfuggire la ratio sottilmente classista del provvedimento.
Molti giovani hanno difficoltà lavorative, spesso sono costretti a lavorare come dipendenti ma con la partita IVA, devono anticipare capitali e hanno difficoltà a rientrare delle spese esponendosi al rischio di ritrovarsi con gli ufficiali giudiziari alla porta di casa.
Avere un convivente cui intestare tutto e risultare in possesso di nulla, purtroppo, in questi tempi miserabili è uno strumento di sopravvivenza in numerosi casi.
Adesso però, ex lege, il convivente o la convivente per coppia omo o etero che sia, se non è un coniuge poco ci manca e in ogni caso è di fatto equiparato a persona civilmente unita, e bisognerà perdere tempo e soldi da un notaio a definire minuziosamente gli assetti patrimoniali onde potersi tutelare da rischi dai quali prima si era tutelati semplicemente non sposandosi, pena il non avere diritti che comunque i conviventi more uxorio non richiedevano ( per i congedi in caso di malattia ad esempio la legge è giusta ma inutile, esistevano già varie sentenze in tal senso ).
E poi c'è il caso della scelta di vita; voler ritenere un rapporto come cosa intima e strettamente personale non volendola formalizzare né davanti al sindaco né davanti al sacerdote.
C'è forse qualcosa di male?
E forse che i sentimenti così valgano di meno?
Gli eventuali figli son già tutelati perché i figli naturali sono stati giustamente equiparati ai legittimi.
Ma hanno dovuto e voluto cancellare tutto.
Anche questo articolo spiega bene le contraddizioni che vengono a crearsi, sulla base di argomenti niente affatto discriminatori o gretti, sostenendo le ragioni del Capo I pur criticando quelle del Capo II.
Che lo abbiano fatto per dare un contentino all'ala più gretta, conservatrice e retriva della Chiesa ( in fondo per la dottrina bruceranno all'inferno ugualmente tanto gli omosessuali quanto i convivente more uxorio, sempre peccato mortale senza pentimento è... ) di dare da una parte e bastonare dall'altra per andare a compensazione, o che l'abbiano fatto perché si son fatti due conti e fiscalmente lo stato viene a guadagnarci, o tutte e due le cose insieme....non lo so.
Ad ogni modo se passa il SI sul ddl Cirinnà sono contento e se passa il NO triste, perché vedere gioire gente che specula sulla sorte dei bambini solo per difendere la propria volontà discriminatoria verso gli omosessuali, per me è inaccettabile.
Ma in tutta franchezza, Bagnasco e Opus Dei a parte, se questa schifezza venisse bocciata in parlamento e ci si riprovasse tra due anni con un testo di legge decente, forse in fondo sarebbe meglio per tutti.
Le libertà civili non sono a costo zero semplicemente perché non vengono strappate al capitale; parliamo di prerogative esistenziali fondamentali che riguardano milioni di persone e quindi sono al contempo anche una grande questione sociale e culturale. Inoltre il costo lo si paga in tempo di vita, necessario per vincere battaglie prima di tutto culturali, spesso anche molto difficili.
Ma ciò che può essere a costo zero, nel senso che riconoscere dei diritti alle coppie omosessuali che vogliono sposarsi offre qualcosa a loro senza togliere nulla a nessuno, non può essere trasformato in un modo per prendere a legnate i conviventi more uxorio e cancellarne l'esistenza da questo paese, ex lege, creando anche una serie di conseguenze fiscali che è difficile immaginare siano state inventate in buona fede.
Non è accettabile.
Il motivo di contrapposizione non c'era.
Perché hanno dovuto inventarsi un Capo I che da qualcosa a qualcuno, e un Capo II che toglie a qualcun'altro?
Ti distrai 5 secondi e ti nascondono la lotta di classe dall'alto nei posti più impensabili.
Se la vera tragedia del momento è il sistema bancario che sta saltando in aria, la farsa definitiva l'hanno costruita in parallelo sul ddl Cirinnà.
Livello di squallore mai visto.
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