lunedì 20 giugno 2016

Amministrative: si aprono nuovi e contorti scenari.

il mio sentimento di fronte alle reazioni scomposte piddiniche centrosinistriche
Sono arrivati i risultati dei ballottaggi alle amministrative.
Il PD è andato da cani, si salva in corner giusto perché hanno acciuffato il risultato a Milano per un pelo, e solo perché la cittadinanza non riusciva ad affrontare l'idea di avere ancora una volta un prestanome mentre Riccardo De Corato faceva il sindaco di fatto ( cosa già accaduta sia con Albertini che con la Moratti ).

Particolarmente indicativo il risultato di Torino, dove i 12 punti percentuali di vantaggio di Fassino hanno visto un riversamento nelle urne di laqualunque al grido "FUORI I PIDDINI DAI COGLIONIIIIII".

In pratica le persone, in un voto di suo estremamente politico come ha spiegato puntualmente Giannuli, hanno manifestato la volontà di farla finita col PD; partito che ancora detiene una maggioranza relativa di consensi ma soprattutto raccoglie su di sé la maggioranza assoluta del dissenso, dello scontento e a questo punto direi anche del disprezzo.
Sentimento per altro fomentato in tutti i modi dall'atteggiamento di volgare supponenza degli esponenti del PD stesso nel corso della campagna elettorale più sporca che si sia mai vista.
Paradigmatico in questo senso il caso romano, con il silenzio elettorale violato dal fatto che a poche ore dal voto una serie di associazioni ( quel terzo settore no-profit soltanto di nome, che grazie alla modifica del titolo V della Costituzione campa di appalti erogando servizi di cui dovrebbe occuparsi lo Stato ) presiedute da dirigenti piddini, hanno denunciato Virginia Raggi per laqualunquemente supposto reato onde poter rilanciare sui giornali che, anche solo per atto d'ufficio, il suo nome risultasse nel registro degli indagati.
Prima per fatti riguardanti delle sue prestazioni d'opera per l'Asl di Ostia, regolarmente segnalate come già chiarito un anno fa, poi di fronte all'inconsistenza di questa accusa cominciando pure a tirare di mezzo faccende di amanti e altre amenità.
La politica del politically correct e del "in quanto donna condito alla quota rosa", in dirittura d'arrivo insomma, non  ha trovato di meglio che mettere in campo l'allusione del "non vorrete mica votare 'sta troia?".

Complimentoni, alla faccia delle prediche sul sessismo.

Comunque sia Giachetti asfaltato, Fassino umiliato, Milano salvata in extremis, Bologna vinta con un 4% di margine rieleggendo il sindaco ( Merola ) che governa insieme a Cisl e CL come ben testimonia la vicenda del referendum sul finanziamento alle scuole confessionali, che prima Merola ha perso salvo poi fottersene bellamente.

Insomma, il PD non viene "colpito e affondato", viene soltanto colpito, ma è chiaro che in questa situazione la prospettiva del referendum di Ottobre diviene decisamente torbida per il governo.
Provo, per punti, a raccogliere e elencare le contraddizioni che sono sul tavolo in modo da poter comprendere quali scenari si aprano.

a) a Roma si sono accavallati e stratificati i problemi portati da numerose amministrazioni pessime, 2 delle quali catastrofiche: Veltroni e Alemanno.
Nella capitale comanda "il mondo di mezzo", tra Buzzi e Carminati col patrocinio del clan dei Casamonica.
Una situazione che rasenta l'ingovernabilità con mezzi ordinariamente democratici. Ci vorrebbero un sindaco e un governo insieme fermamente determinati a fare pulizia, ma il governo ora giocherà allo sfascio. Poco ma sicuro.
Del resto il PD è il partito coi più solidi agganci in ambito Mafia-Capitale.
Loro avrebbero giocato sul velluto in questo senso, come mostra l'ormai celebre foto:

Piddini: superiorità morale STOCAZZO!


Ergo M5S ha pochissimo tempo a disposizione prima di sputtanarsi.
Idem a Torino, dove in perfetto stile mafioso è già stato detto che "se vincete tanto vi tagliamo i fondi da Roma", come da polemica Boschi-Appendino prima del voto.
Il Movimento 5 Stelle ha una occasione per far perdere una caterva di voti al PD a brevissimo termine affondandolo al referendum ma, paradossalmente, questa stessa prospettiva dilazionerebbe il momento della propria andata al governo come cercherò ora di spiegare.

b) Il risultato delle amministrative, come ha detto Fulvio Abbate, può essere descritto da parte del PD con poche sobrie parole:

Stiamo sul cazzo.

Questo crea una contraddizione enorme a carico del M5S.
La sua autistica presunzione di autosufficienza ( non facciamo alleanze con nessuno ) fa si che abbiano speranze di vincere le elezioni solo in linea teorica a condizione che si voti con l'Italicum innescando lo stesso tipo di meccanismo di queste amministrative: TUTTO MA ANCORA IL PD NOOOOOOOO!!!!!

c) In realtà si voterà con l'Italicum solo se Renzi vincerà il referendum e questo non è accettabile perché le costituzioni sono fatte per durare e con quella nuova costituzione operante in combinato disposto con la legge elettorale detta Italicum, ostinarsi a parlare di democrazia è semplicemente ridicolo.
In altre parole, proprio perché siamo meglio dei fasciomafiopiddini, non si può giocare allo sfascio sulle forme istituzionali solo per far fuori un nemico politico.

d) Alla fine, insomma, il massimo indebolimento di Renzi e di quel canale di scolo della Storia che è il suo partito, si avrà se al referendum avremo un altro plebiscito contro il PD e in favore del NO, ma a quel punto non potendo il PD rischiare di votare con l'Italicum che regalerebbe il 55% dei seggi a M5S, avremmo un cambiamento di legge elettorale in corso d'opera.
Siccome i piddini usano le istituzioni pro domo propria si cuciranno addosso l'unica legge elettorale che gli permetterà di salvare la baracca, che è poi quella che fin qui hanno cercato di scongiurare in ogni modo, ma ormai lo scenario è cambiato.
Con ogni probabilità se vincerà il NO avremo un proporzionale con sbarramenti; in pratica il consultellum uscito dalla sentenza della corte costituzionale, che permetterà al PD di governare pur perdendo le elezioni perché avremo una "union sacrée" di tutti contro M5S. ( ciò dimostra dall'altro lato quanto sia autistica la logica del non fare alleanze con nessuno. D'altra parte è anche vero che non al momento non c'è nessuno di decente con cui allearsi per i grillini, ma anche su questo torneremo, col punto successivo )

e) Manca completamente una sinistra autonoma, in grado di essere presente in parlamento con un 4-5-6% e pronta in cambio di assicurazioni programmatiche a dare la fiducia a un governo M5S pur di tenere il PD all'opposizione.
Non illudiamoci che i capibastoni di Sel o Prc o quel che ne resta vogliano seriamente orientarsi in questa direzione.
Il loro modello è "assessorato subito", come a Cagliari e a Milano.

In sintesi il PD scricchiola forte, ma durerà ancora un po'.
E' come la merda che galleggia sul pelo dell'acqua: è nella sua natura galleggiare e non andrà a fondo finchè non si sarà completamente disciolta.
La dissoluzione è in atto, ma lo stronzo galleggiante ce lo terremo li ancora per un po' quindi non è ancora il momento di cantare vittoria.

L'obiettivo è ricostruire una sinistra autonoma; archiviando definitivamente qualsiasi idea di centrosinistra, da una parte, e incentivare la maturazione del M5S che sulla presunzione di autosufficienza cioè di prendere il 51% da solo alle elezioni, otterrà solo di non andare al governo MAI.
Del resto al momento non hanno vinto in quanto progetto ma solo in quanto manifestazione di una crisi da rigetto nei confronti del PD.
Fanno ancora in tempo a diventare qualsiasi cosa, ma come ogni soggetto dal colore alquanto indefinito, tenderanno ad assumere la colorazione degli interlocutori che troveranno lungo la strada.
Questa è la principale dimostrazione di miopia da parte della sinistra: se hanno paura della svolta a destra del m5s ( che comunque a destra quanto il PD non lo diventerà mai ) il problema è che proprio il loro atteggiamento di odio aprioristico la giustifica e ne pone le basi.

Per fortuna i sinistrati del cazzo che ragionano e agiscono in questo modo sono ormai irrilevanti e pressochè estinti.
Speriamo che finiscano di estinguersi alla svelta, una nuova sinistra oggi la si ricostruisce, se si è bravi, andando a rimotivare chi da tanto si rifugia nell'astensionismo, non redimendo quelle povere testediminkia che ancora non hanno niente in testa se non "centrosisinistra".

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